WHATSAPP…L’APPLICAZIONE INFERNALE!

Devo necessariamente spendere qualche parola su WathsApp, questa applicazione demoniaca che una volta conosciuta si impossessa del tuo smartphone e del tuo tempo e non li abbandona più.
Per chi non lo sapesse – forse solo chi è rimasto ancorato ai vecchi cellulari e non è al passo con la tecnologia digitale…beata ignoranza! – Whats app è un’applicazione che si scarica sul telefono.
Detto così, sembrerebbe una cosa normalissima e magari “sana”. WhatsApp è una chat…individuale o di gruppo…che ti mette in contatto in tempo reale con chiunque tu voglia. Basta avere il numero di cellulare della persona che desideriamo contattare nella nostra rubrica e con un click le possiamo sfracassare i maroni ogni volta che ci pare. E’ di una comodità estrema, perchè a costo 0 (basta avere un abbonamento che includa internet, o scroccare la connessione da una rete WiFi) possiamo chattare con una persona che si trova dall’altra parte del mondo. Ecco, questa è anche una delle controindicazioni…quando si accorciano le distanze in modo così drastico, non ci sfiora nemmeno l’anticamera del cervello l’ipotesi di poter disturbare…Se io ti scrivo un messaggio perchè non ho un cazzo da fare, non penso magari che dall’altra parte del mondo sono le 2 di notte e tu casomai sei distrutta perchè hai appena fatto addormentare il neonato, dopo ore di colichette, e che allo squillo del mio messaggino del cazzo Biiiiiiiip, il nano svegliato possa iniziare a piangere un’altra volta e tu a bestemmiare di santa ragione. E no, non ci penso.
E non penso nemmeno che forse alle 22:30 di sera potresti stare a letto con tuo marito e a lui potrebbero girare le palle a sentire Biiiiiiip Biiiiiiiip Biiiiiiip. E no, non ci penso che la notte la gente ha il diritto di dormire e che non può subire la violenza di ricevere messaggi perchè tanto che fa…è WhatsApp…ma perchè tu dormiiii?????
Ok, veniamoci incontro e facciamo il punto della situazione.
Io sono Social, anzi, io sono troppo social e abuso di tutta la tecnologia in modo da fare schifo anche a me stessa. E poi io non dormo quasi mai. Perchè la notte per me è un momento sacro in cui sono finalmente sola e mi rilasso con televisore acceso, portatile sulle gambe e cellulare in mano. E diciamo anche che io sono per antonomasia la regina dell’ammuina e del cazzeggio. Ma ci sono delle regole fondamentali per vivere bene e far vivere bene i nostri cari:
1) Togliere le notifiche di whats app. TUTTE. Bandita la suoneria. Bandita l’anteprima del messaggino sul display. Bandito il numerino che indica che sono arrivati 120 messaggi (giusto per non andare in ansia). Bandita la vibrazione. Bandita anche la lucina a led che lampeggia a telefono spento all’arrivo di nuovi messaggi (quella non riesco a toglierla, è più forte di me)
2) Togliere le notifiche ai gruppi. TUTTE. I gruppi sono i peggiori. In ordine sparso, sono iscritta a:
Materna 3-4-5, Sezione Primavera, Family, Yes I’nciuc, Lavoro, Campania, Pranziamo?, Cuginamma, Pariamm, Quelle della Notte, Compagne di Merende, Non solo Blog, ecc….e in più, random, si creano gruppi per feste di compleanno, battesimi, carnevale, scelta asilo, per regali di feste di compleanno, per riunioni, eccetera.
Il trucco è non scrivere mai, soprattutto sui gruppi della scuola…basta la prima persona che scrive la prima cacata, che a cascata rispondono tutti. Cazzo, una parola per uno, sono 30-40 messaggi in pochi secondi. “Buongiorno…ciao…buongiorno a tutti…che bella giornata di sole…buongiorno caffè?…ciao a tutti…ma oggi si esce alle 16?…Ma i bimbi fanno attività?…Buongiorno chi sta raccogliendo i soldi per il regalo a X?…Lei?…Si, la mamma di Y!…Bene, allora se la conosci mi aspetti fuori la scuola così ti do i soldi?…Non posso, lavoro oggi”….aaaaaaarrrggghhhhhhhhhhhhh
3) Eliminare l’orario dell’ultimo ingresso. Giusto per non essere rotti le palle su cose tipo “Scusa, ma eri online 5 minuti dopo che ti ho telefonato…se hai trovato la mia chiamata perchè non mi hai richiamato?“..oppure “Cazzo ci facevi alle 5 di mattina su wazzapp?” “Scusa ma a te cazzo te ne frega?”

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Ecco, detto ciò, bisogna ammettere che ogni cosa diventa una malattia solo ed esclusivamente se noi glielo consentiamo. Mio marito che è molto poco social, se deve dirti una cosa ti telefona, io invece, mentre penso che devo dirti una cosa, sto già digitando un messaggino…magari proprio per chiederti posso chiamarti? E’ una questione di punti di vista.
Intanto vi prego di scusarmi, se a volte vi messaggio senza pensare che per voi possa essere troppo tardi o troppo presto. Buona vita e buon cazzeggio a tutti!

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