TUTTO SCORRE

Fagocitata dagli eventi del quotidiano e da un paio di nanni moccolosi che girovagano per casa, ho abbandonato un po’ il blog e, perchè no, anche me stessa.
Sabato 16 novembre abbiamo finalmente battezzato il cucciolo di casa, con un rito breve ed intimo. Il caro Don, pensando forse di fare una cosa simpatica, ha pensato bene di fare una bella “doccia” al nostro Fede con l’acqua Santa, battezzandolo per benino ma non considerando gli effetti collaterali del suo gesto inconsulto. Da quel giorno, raggiungendo anche picchi di 38,5°C, Federico non ha mai smesso di tossire e starnutire. A nulla ci possono l’aerosol ed i lavaggetti.
Il freddo è calato sul nostro caldo sud all’improvviso, un mantello ghiacciato si è posato sui tetti delle nostre abitazioni portando con sè, febbri, vomiti, dissenterie, inappetenze e muchi. Quanti maledettissimi muchi. Ed io sono qui, barricata in casa, con un nano piccolo malaticcio e squieto ed un nano grande irrefrenabile. Mi barcameno tra lavatrici, panni da stirare, cucina, casa da pulire, ninne nanne, cambi di pannolini, aerosol, lavaggetti, pappine e giochi da inventare, reclamando a gran voce 10 minuti da dedicare a me stessa e al mio nuovo passatempo. Ma….nada.
Quando a volte il pomeriggio mia mamma, impietosita, mi passa a dare il cambio corro a fare la spesa, o in farmacia o a fare servizi vari per la casa…o corro semplicemente a farmi una doccia. Insomma, io non esisto più. Non ho tempo. E vorrei tempo, tanto tempo, srotolato davanti ai miei piedi, a mia disposizione.
Ma resisto. Approfitto della notte, quando tutti dormono, o almeno dovrebbero dormire, per rilassarmi un po’ e dedicarmi alle cose che mi fanno stare bene. Ma puntualmente si sveglia Fede per mangiare o Ale per fare la pipì o per bere, o semplicemente per venire nel lettone.
Se avessi un clone, credo che impazzirebbe.
Detto ciò, vi saluto perchè sta arrivando Ale dall’asilo e Federico si è svegliato.
Tempo scaduto.

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