PENSIERI VAGABONDI

I rapporti interpersonali sono luoghi oscuri, intricati e per lo più pericolosi.

I giovani di oggi, ovvero i bambini degli anni ’70 ed ’80, appartengono ad una generazione che ha vissuto  la mistificazione dei ruoli, lo stravolgimento delle regole e la sostituzione della sicurezza affettiva con l’accumulo sfrenato di inutili oggetti di consumo. In quel periodo c’era un benessere economico generalizzato che prescindeva dalle reali capacità e potenzialità di ognuno. I nostri nonni, con il sudore, avevano costruito “attività” che consentivano ai figli di “lavoricchiare” con il minimo sforzo ed il  massimo guadagno, campando praticamente di rendita. C’è stata l’emancipazione della donna…la libertà sessuale…il diffondersi di droghe e abitudini malsane. I giovani non si sposavano tanto per amore, quanto per “scappare” dalle case dei genitori che li tenevano legati a regole stereotipate di una presunta e falsa “buona educazione” e correre a braccia aperte verso la vita e verso il progresso che li irretiva ammaliandoli. Sceglievano il matrimonio come via di fuga. La maggior parte delle coppie di quel periodo, infatti, sono scoppiate…lasciando nei figli vuoti esistenziali incolmabili, confusione, sregolatezze affettive, dolore, rancore, rabbia, apatia. Quelle che sono rimaste insieme, pur detestandosi, hanno forse fatto ancora peggio, dato che non c’era più nelle famiglie quella riverenza che caratterizzava le nostre nonne, quella sottomissione educata e silenziosa, quindi le case diventavano veri e propri teatri degli orrori.
Certo, ci sono state anche persone che si sono scelte e amate dal primo all’ultimo istante ed hanno costruito la famiglia del Mulino Bianco…ma credo fermamente che siano una grande eccezione. Io ne conosco al massimo una decina.


Ecco. Noi, giovani genitori del terzo millennio, siamo il risultato di quello che i nostri genitori hanno seminato. Ovvero, nelle nostre teste e nei nostri cuori si sono accumulati ed ingarbugliati tutti gli errori che loro hanno commesso, aggravati dal fatto che nessuno si è mai preoccupato di aiutarci a fare ordine e chiarezza. E non voglio entrare nel dettaglio dei miei pensieri, delle mie considerazioni, nè tantomeno della mia esperienza di vita, ma vedo un’incapacità generale di gestire i rapporti interpersonali che fa venire la pelle d’oca. Me compresa. Anzi, me in primis.
Lessi, tempo fa, una frase su internet che diceva “Ai tempi dei nostri nonni, se una cosa si rompeva, la si aggiustava, non la si sostituiva con una nuova“…era ovviamente una metafora legata ai rapporti di coppia e alla facilità con cui al giorno d’oggi si sostituiscano una moglie o un marito, con la lolita o il toy boy di turno.
Detto ciò, non volevo ammorbarvi con le mie paturnie del pomeriggio, ma sono riflessioni doverose che scaturiscono dalla mia mente contorta, contaminata e incazzata…incapace di contare, mediare ed essere conciliante.
I rapporti interpersonali sono luoghi oscuri, intricati e per lo più pericolosi…in cui solitamente vago in solitaria.

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