I lavori procedono, ma anche no. Un disastro totale. Nel garage abbiamo accumulato tanto di quello sfratto che sembra quasi che abbiamo rifatto l’intero appartamento, il palazzo è lurido e la casa, in alto mare, galleggia in acque burrascose.
Per 4 giorni Gerardo e la sua squadra non hanno fatto altro che rompere senza concludere una cippa…
“architè, vi assicuro che ci mettiamo non più di 10 gg lavorativi!”
“gerà, ma se dopo 4 state ancora a rompere…jamm jààà!”
Finchè, ieri, la luce: IGOR DA UCRAINA arriva e prende in mano la situazione decisamente sfuggita a Gerardo l’idraulico.
“Qui muro non bene. Non piombo. Rifare camicia stucco e addrizzare se no non mettere bene mattonelle bellissime. Qui scrigno montato male, armadio così coprire mostra di porta, quindi rompere tutta parete, rifare nuova e spostare scrigno. Qui fare muro (detto/fatto in mezz’ora). Qui fare traccia per tubo condizionatore…Gerardo, silenzio, tu lasciare lavorare me. signora non dire troppe cose. Io fa, tu dice una cosa volta,”
Da ieri mattina tutto procede come avrebbe dovuto sin dal principio. Ed io finalmente me la godo, sapendo che Igor apparerà tutti i guai eventuali di Gerardo.
Allora, questa ecografia com’è andata?