UN PIANTO D’AMORE

Ore piccole.
Ore solitarie.
Ore in cui concedo un po’ di tempo a me stessa.
Ore in cui mi dedico ai miei pensieri più intimi.
La notte ci avvolge con un tenero mantello addobbato da infiniti puntini luminosi.
Sono la mia unica coreografia di questo Natale 2007.
Niente albero. Niente luci. Niente palline.
I gatti, l’anno scorso l’hanno distrutto per ben tre volte.
Quest’anno abbiamo, ovviamente, desistito dall’ardua impresa di montare tutto.
Sei in viaggio.
Lambisci Firenze in compagnia del tuo amico fidato.
Intrappolati nel traffico autostradale, parlate del più e del meno.
Chissà che musica fa da sottofondo al vostro ennesimo ritorno a casa.
Le partenze racchiudono sempre qualcosa di triste…
Stai tornando dalla tua famiglia e sei entusiasta di questo.
Ma so anche quanto ti costa trascorrere il Natale lontano da lei.
Da quella dolcissima ragazza che in questi anni si è presa cura di te con amore e dedizione.
Lei, che ti ha reso la lontananza da casa meno dolorosa.
Che ha attutito tutti i colpi che hai dovuto subire.
Le voglio bene, sai?
Le voglio molto bene.
Perchè so che lei ti vuole bene davvero.
Perchè so che con lei sei felice.
Perchè so che rispetta l’uomo che sei.
Amandoti.
Ascoltandoti.
Mi manchi, cucciolo mio.
Mi manchi da morire.
E’ da troppo tempo che non ti vedo sorridere.
Mi sembra passata un’eternità dall’ultima volta che ti ho stretto forte tra le braccia.
Il pensiero che stanotte sarai di nuovo in città mi eccita da morire.
Ma se sei stanco, piccolo mio, fermati.
Riparti domani con calma.
E’ inutile correre.
Non c’è fretta.
Le persone che ti amano sono qui ad attenderti.
Ci saremo sempre.
E, ti prego, amore mio, non soffrire se non ci saranno tutte.
Se non riuscirai a vedere tutti quelli che vorresti.
Se non ci saranno solo sorrisi ad accoglierti, ma anche qualche faccia fredda e distaccata.
Purtroppo anche quello fa parte di noi, della vita che viviamo.
Inaspettato. Lo so. Lo è stato anche per me. Una delusione profonda anni e anni.
Una ferita irrimarginabile.
Punti di sutura che si riaprono continuamente.
Ma esiste.  E purtroppo dobbiamo farcene una ragione.
Tu sei forte.
Noi siamo forti.
Ancora una volta ci nutriremo del nostro sangue.
E la ferita si cicatrizzerà di nuovo.
All’infinito.
Dove siete?
C’è ancora traffico?
Vorrei essere in macchina con voi. In silenzio.
Vorrei ascoltarvi mentre parlate delle vostre cose.
Senza fare rumore. Senza essere invadente.
Ti accarezzerei i capelli e fisserei i tuoi occhi nello specchietto retrovisore
per scorgere nel tuo sguardo l’uomo meraviglioso che sei diventato.
Una lacrima scivola lungo il viso.
E’ il preludio di un silenzioso pianto d’amore.
Sono felice che domani sarai qui.
Sono felice che tu faccia parte della mia esistenza.
Sono felice del legame indissolubile che ci tiene uniti.
Sono felice di aver ritrovato qualcosa che rischiavo di perdere.
Sono felice che tu sia proprio tu. Che tu sia fatto così come sei.
Sei meraviglioso, tesoro mio.
Sono fiera di te.
Di ciò che stai costruendo con le tue forze e con il tuo entusiasmo.
Della rivincita che ti stai prendendo su questa vita che ci ha strappato un pezzo di cuore.
Mancano poche ore al tuo arrivo.
Non resisto più.
Ti telefono per l’ennesima volta.
Faccio un po’ di viaggio con te.
Ti tengo la mano mentre torni a casa.

TI AMO INFINITAMENTE
tua sorella

9 pensieri riguardo “UN PIANTO D’AMORE

  1. Tesorina !!! Porterò i tuoi auguri a Cecia, e al piccolo. Spetriamo bene, da oggi fanno i controlli per vedere se ci sono stati effetti a causa della toxo. Cecia è agitatissima e preoccupata, ed è normale. Spero con tutto il cuore, tutto, tutto che stia bene il piccolino, e non ci siano effetti brutti.

    Bacino, oggi vado a vederlo !

  2. ciao sorellina come sempre con le tue parole riesci a farmi piangere e far uscire il lato piu’ sensibile di me!!!!

    sei un tesoro e spero che insieme riusciamo a passare tutti i brutti momenti che questa vita ci presenta giorno dopo giorno….anche se la distanza è tanta!!! Ti amo e ti adoro!!! tuo fratello

Rispondi a utente anonimo Annulla risposta