APPARTAMENTI GEMELLI, MA ANCHE NO

E poi, d’un tratto, mi rendo conto di quanto sia maledettamente abitudinaria, legata alle mie cose, alle mie comodità, ai miei spazi.
Ho quasi finito di smantellare lastanza da letto perchè lunedì iniziano a “sciarmare” tutto, come ha sentenziato elegantemente Gerardo l’idraulico. Stamattina sono stata a pulire la casa che mio zio mi ha gentilmente messo a disposizione per i giorni dei lavori…è giusto sopra di  me. Dovrebbe essere la gemella della mia, ma fu divisa 30 anni fa in due appartamenti più piccoli per esigenze familiari.
Stessi pavimenti, stesse porte, stessa disposizione, stesso terrazzo della cucina, stesso “panorama”…eppure l’idea di stare lì per 2-3 settimane mi angoscia profondamente. Innanzi tutto, essendo disabitata da qualche mese ed essendo stata affittata in precedenza, ha bisogno di una pulizia radicale, e poi quel letto antico, quell’armadio di 70 anni fa, quell’odore così diverso, quegli spazi estranei in cui doversi ambientare per forza.
Non mi va. No, non mi va affatto…ma non posso fare altrimenti. La casa sarà un cantiere, essendo il bagno l’ultima stanza, e gli operai faranno polvere ovunque andando avanti e indietro.
Aiuto. Aiuto. Aiuto.
Tra l’altro mi hanno detto che Gerardo l’idraulico, per quanto sia bravo, è anche estremamente inaffidabile con gli orari e gli appuntamenti…e che invece di 10 giorni lavorativi come ha promesso, potrebbe mettercene 15, o addirittura 20.
L’ansia cresce…ormai quel che è fatto è fatto…mi tocca solo avere fiducia e fare in modo che le cose vadano per il verso giusto.

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