Mani e piedi legati.
Occhi bendati.
Rinchiusa in una trappola mortale senza vie di fuga.
Vivo quest’attimo
consapevole che il dopo non sarà più facile del prima e dell’adesso.
Resto immobile
al centro di un universo parallelo fatto di assurdi compromessi.
Equilibri infranti.
Vite di cartapesta.
Scosto la benda e scruto il mondo.
Terribilmente diverso dal microcosmo vizioso che mi rende prigioniera.

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